I costi ed il contributo unificato presso il giudice di pace sono argomenti di potenziale interesse per tutti quei cittadini che ritengano di aver subito un torto oppure per quei cittadini a cui abbino procurato un danno ma che non siano stati in grado di sistemare la discussione in modo amichevole. Oppure quei cittadini che siano stati vittima di qualche danno da cui non siano riusciti ad ottenere risarcimento. Queste, e tante altre contese finiscono col risolversi davanti ad un giudice di pace, ma è bene avvisare che iniziare un giudizio, di qualunque tipologia esso sia, comporti significative spese per entrambe le parti in causa.
Molto spesso, difatti, i cittadini pensano questi esborsi si adducano meramente al lavoro svolto dagli avvocati o dai consulenti tecnici, dalle perizie effettuate e dalle parcelle a loro dovute, ma, è opportuno ricordare che avviare un giudizio comporta ulteriori oneri come ad esempio il contributo unificato dal giudice di pace.
Il contributo unificato più nel dettaglio
Il contributo unificato dal giudice di pace deve essere considerato come una vera e propria tassa tributaria che si versa all’Erario per la nota di iscrizione a ruolo della causa al giudice di pace, che sia essa civile o amministrativa, e che si paga ad inizio procedimento nel momento in cui si va a depositare la causa in tribunale. Il contributo unificato dal giudice di pace è stato inserito il 1° marzo 2002 al posto della marca da bollo, al posto dei diritti di copia, cartacea o elettronica propri della cancelleria, e al posto della tassa di iscrizione a ruolo del giudice di pace, rendendo così più semplice, di fatto, tutto l’iter di pagamento precedente.
Il costo del contributo unificato, per quanto sia messo in conto per in tutti i gradi di giudizio, può variare in relazione al tipo di causa, al suo calibro pecuniario, e al grado, in special modo il costo del contributo unificato per giudice di pace è concordato nel rispetto dal regolamento generico posto all’interno del Testo Unico riguardo le spese di giustizia.
I valori degli importi a pagare
A fine informativo il cittadino stesso può consultare online le tabelle specifiche, divise per scaglioni di valore, per fare chiarezza sull’importo dovuto da pagare. Facendo un generale riepilogo sugli importi previsti, tenendo conto delle norme di cui al paragrafo di sopra, il contributo unificato del giudice di pace per cause portate dinanzi il giudice di pace è da stabilirsi tenendo riguardo di questi criteri: per le controversie il cui valore arrivi a 1.100,00 euro il contributo unificato corrisponde a 43 euro per il primo grado, 64,50 euro per l’impugnazione e 86 euro per la cassazione. Per cause di valore da 1.100,01 a 5.200,00 euro il contributo unificato del giudice di pace è di 98 euro per il primo grado, 147 euro per l’impugnazione e 196 euro per la cassazione.
Per cause di valore compreso fra 5.200,01 e 26.000,00 euro sarà di 237 euro per la sentenza in primo grado, 355 euro per l’impugnazione e 474 euro per la cassazione.
Per cause invece il cui valore non sia determinabile, si adotta di prassi quello di 237 euro. Nelle controversie di oppugnazione contro atti esecutivi il contributo unificato del giudice di pace sarà uguale a 168 euro, invece nelle controversie di contrasto all’adempimento l’importo dipenderà dal medesimo della controversia.
I procedimenti speciali
Nelle controversie speciali del codice di procedura civile, in ostacolo al decreto ingiuntivo del giudice di pace e per gli accertamenti tecnici preventivi, il contributo da pagare verrà dimezzato. Va detto che tutti i contributi unificati di cui sopra andranno accompagnati da un’anticipazione forfettaria dalla dovuta marca da bollo di 27 euro. Non sono dovuti i i riti di cancelleria per controversie il cui valore sia inferiore ai 1.033,00 euro. In caso in cui l’avvocato difensore non indichi un indirizzo di posta elettronica e il proprio numero di fax, il contributo unificato, invece, verrà aumentato del 50%.
Procedure di pagamento
Come si può pagare questa tassa? Dove ci si può recare per assolvere quest’onere? Anche qui abbiamo diverse opzioni possibili. Possiamo effettuare un bollettino di conto corrente postale presso gli Uffici Postali, possiamo altresì compilare il modello F23 presso una Banca, è possibile richiedere un modello di comunicazione di versamento presso una qualsiasi tabaccheria o, per ultimo, recarsi ad effettuare il pagamento presso agenti di riscossione.